Capezzoli introflessi
Intervento chirurgico ambulatoriale per la correzione del capezzolo.
I capezzoli introflessi o invaginati sono un’anomalia piuttosto frequente caratterizzata da un’insufficiente protusione del capezzolo. Sono per lo più un difetto congenito ma, talvolta, possono presentarsi a seguito di infezioni della mammella, traumi o altre patologie mammarie.
Il difetto si può presentare con vari gradi di gravità e può essere soltanto accennato (capezzoli ombelicati) o totale. Altre volte, invece, si parla di capezzoli retrattili in quanto, a seguito di stimoli neurosensoriali o psicogeni, i capezzoli sono in grado di fuoriuscire normalmente.
Spesso, i capezzoli introflessi non sono soltanto un problema di natura estetica ma sono anche un problema funzionale per l’impossibilità all’allattamento e le infiammazioni ricorrenti dovute al ristagno di materiale.
Il trattamento è chirurgico e consiste in un piccolo intervento in anestesia locale in regime ambulatoriale.
A seconda del tipo di difetto, eseguo una piccolissima incisione (minore di 1 cm) intorno al capezzolo o nel margine areolare, seziono il tessuto fibroso che retrae alla base il capezzolo ed eseguo una particolare sutura per reclutare del tessuto alla base e garantire la proiezione desiderata.
La cicatrice che ne risulta diventa in genere praticamente invisibile dopo pochi mesi.
Quando il difetto è lieve, è possibile effettuare una tecnica di allungamento dei dotti galattofori per cercare di conservare la possibilità di un eventuale allattamento. La sensibilità del capezzolo e dell’areola sono in genere conservate.
Non eseguo alcun tipo di terapia medica per la correzione del capezzolo introflesso (filler o altro) in quanto il risultato non è né stabile nel tempo né tantomeno soddisfacente per la scarsa proiezione ottenibile.
La correzione dei capezzoli invaginati può essere effettuata contestualmente all’intervento di mastoplastica additiva o ad altri interventi di chirurgia estetica.
Alla fine dell’intervento viene posta una particolare medicazione che permette di isolare il capezzolo e di non farlo comprimere dal reggiseno. La medicazione deve essere mantenuta per 12-14 giorni. La paziente può uscire immediatamente alla fine dell’intervento e riprendere tutte le normali attività lavorative e quotidiane. È, invece, necessario sospendere le attività sportive intense per 2 settimane.